domenica 12 luglio 2009
dal bosco al viaggio...
Viaggi, traguardi, tappe
Ieri, mentre lavoravo alla tesi, ho trovato una poesia che il prof. Rivoltella riportava come augurio a se stesso e a tutti.
Si tratta di "Itaca" di Costantinos Kavakis . Il corso di Editing Multimediale è iniziato con la metafora della passeggiata nel bosco e quando ieri ho letto questi versi non ho potuto fare a meno di sorridere.
Mi sembra uno splendido augurio, che raccolgo con gioia e condivido con tutti coloro che si sono messi in viaggio, con quelli che stanno per arrivare al traguardo e con quanti stanno trasformando il tragurdo in semplice tappa.
Spero che la tua strada sia lunga.
che siano molte le mattine d'estate,
che il piacere di vedere i primi porti
ti arrechi una gioia mai provata.
Cerca di visitare gli empori della Fenicia
E raccogli ciò che vi è di meglio.
Vai alle città d'Egitto,
apprendi da un popolo che ha tanto da insegnare.
Non perdere di vista Itaca,
perchè giungervi è il tuo destino.
Ma non affrettare i tuoi passi;
è meglio che il tuo viaggio duri molti anni
e la tua nave getti l'ancora sull'isola
quando ti sarai arricchito
di ciò che hai conosciuto nel cammino.
Non aspettarti che Itaca ti dia altre ricchezze.
Itaca ti ha già dato un bel viaggio;
senza Itaca tu non saresti mai partito.
Essa ti ha già dato tutto, e null'altro può darti.
Se, infine, troverai che Itaca è povera,
non pensare che ti abbia ingannato.
Perchè sei diventato saggio, hai vissuto una vita intensa
e questo è il significato di Itaca.
(da "Itaca" di Costantinos Kavafis)
giovedì 2 luglio 2009
da domani... lettura, tesi, e qualceh salto ogni tanto sul blog
disconetto per ben due settimane...
solo libri, figli e ultimi ritocchi per la tesi, per ripartire alla grande con tutti voi negli incontri quindicanali con Andreas.
Ora lui se la passa bevendo latte di capra (al mattino) e splendido vino rosso alla sera.. però ha garantito su FB che per chi passa ce ne! Se vi capita...
Ho letto form@re Maria Grazia ha fatto uno splendido articolo e ottimo è il lavoro di Andreas... siamo in buonissime mani
A tutti gli amici della IUL... ragazzi il 15 è vicino!!! Alla grande siamo arrivati alla fine (della prima parte spero)
per il momento il grazie è virtuale... il 15 invece sarà in presenza. Io purtroppo il 15 sera non mi posso fermare... ma spero che questa sia solo la prima delle occasioni. Perchè non stabilire una data, fissa, in cui regolarmente ogni anno ci si incontra?
vabbè... grazie a tutti e per chi parte per il mare... buone vacanze, per chi resta, libri, libri, libri
ciao ciao
es
Cosa rischio... da 1 a 5 anni
Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto controllo.
Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati
come l´obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senta tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D´ Alia (UDC), è stato introdotto l`articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet".
Il testo la prossima settimana approderà alla Camera.
E nel testo approdato alla Camera l´articolo è diventato il nr. 60.
Anche se il senatore Gianpiero D´Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta" che non vuole scollarsi dal potere.
In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider
dovranno bloccarlo.
Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all´estero.
Il Ministro dell´interno, in seguito a comunicazione dell´autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l´interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.
L´attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore.
La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l´istigazione a delinquere e per l´apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l´istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all´odio fra le classi sociali.
Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge?
Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l´informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l´unica fonte informativa non censurata.
Vi ricordo che il nostro è l´unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube.
Vi rendete conto?
Quindi il Governo interviene per l´ennesima volta, in una materia che vede un´impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d´interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l´istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e nformazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet?
Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l´Italia come la Cina e la Birmania.
Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata Punto Informatico.
Fate girare questa notizia il più possibile.
venerdì 29 maggio 2009
Presidi senza carta igienica...
SCUOLA & GIOVANI
Perso il titolo, i 10 mila dirigenti scolastici italiani devono anche svolgere nuovi compiti
Costretti a diventare manager, anzi, economi per gestire l'emergenza in tempi di tagli
C'era una volta il preside
La dura vita di chi dirige una scuola
Il ministro consiglia a "chi non è capace" di cambiare mestiere. Ma loro non ci stanno
"Ci mancano i soldi pure per la carta igenica. Ci sentiamo soli assediati e accusati."
di MARIA NOVELLA DE LUCA
La loro trincea è fatta di aule cadenti, di fotocopiatrici scassate, di bagni senza sapone, di bimbi che nello zainetto oltre al panino si portano la carta igienica, di caldaie a secco, di computer rotti, di laboratori in pezzi, di allievi abbandonati a se stessi perché la cassa è vuota e la supplente non c'è. Sono cronache da una bancarotta quelle che i dirigenti scolastici italiani raccontano, da scuole che sembrano fortini assediati dall'emergenza, mentre il ministero eroga "zero euro" per il funzionamento ordinario degli istituti, e le famiglie si tassano per affrontare, almeno, la quotidianità.
Dopo le 41 mila lettere inviate da 300 presidi del Lazio ai genitori dei loro alunni "per denunciare la grave situazione finanziaria della scuola", e la durissima risposta del ministro dell'Istruzione Gelmini ("chi non sa dirigere cambi mestiere"), i capi d'istituto si organizzano, replicano, provano a difendere l'orgoglio di un ruolo un tempo illustre, rispettato, riconosciuto. È un'Onda, una nuova Onda, seppure più pacata di quella degli studenti, ma arriva da tutta Italia, con l'indignazione di chi teme di non poter più garantire la sicurezza ai ragazzi che gli sono affidati.
Storie di presidi. Vite di funzionari dello Stato. Che dopo la riforma del 2001 si chiamano "dirigenti scolastici" e della scuola sono diventati anche manager. "Ci sentiamo soli, assediati, accusati di non saper fare il nostro lavoro semplicemente perché chiediamo i mezzi per farlo", dice con chiarezza Rita Coscarella, preside della scuola media "Virgilio" di Palermo, 960 allievi. "Da anni siamo costretti a chiedere contributi alle famiglie per la gestione ordinaria, ma la cosa più grave è che non abbiamo più i soldi per chiamare e pagare i supplenti. Così i ragazzi, se un docente manca, devono fare gli "ambulanti" di classe in classe, con grave rischio per la sicurezza. E l'anno prossimo sarà ancora peggio: se non arriveranno i fondi richiesti saremo costretti a far uscire i ragazzi prima dalla scuola. Ma questo vuol dire derubarli del loro diritto allo studio. Vi sembra giusto?".
Parole amare, sofferte. Dopo la "base" è la dirigenza della scuola italiana a sentirsi incompresa, accusata ingiustamente. I dirigenti scolastici in Italia sono circa 10 mila e guadagnano in media 2.700 euro al mese. Si diventa presidi per concorso, di solito dopo lunghi anni di insegnamento. Un ruolo delicato e faticoso. "Noi siamo responsabili di tutto - spiega Armando Catalano, dirigente da 20 anni, e rappresentante di 2.200 presidi della Cgil - dobbiamo rispondere di ogni atto e di ogni decisione. Questo vuol dire entrare a scuola la mattina e uscirne la sera, quando si hanno anche novecento o mille allievi è impossibile fare diversamente. Non c'è tensione, difficoltà, criticità che non approdi nella stanza del preside. È giusto così, il rapporto con gli studenti e le famiglie è la vita della scuola. Ma la nostra autonomia è stata ridotta a fare lo slalom tra casse vuote e problemi immensi, non abbiamo i soldi per le pulizie, per i tecnici
della sicurezza, e poi il ministero ci scarica addosso incombenze amministrative, come la ricostruzione delle carriere, impedendoci di lavorare sulla didattica". "Più che presidi - incalza Armando Catalano - ormai siamo dei tecnici dell'emergenza, facciamo economia domestica e la verità è che laddove le famiglie possono tassarsi la scuola sopravvive, ma nei quartieri a rischio, più poveri, è destinata alla bancarotta".
Una forbice che sarà sempre più larga. Di qua i figli delle classi benestanti, di là i bambini del ceto medio impoverito, gli immigrati. L'edilizia scolastica italiana è tra le peggiori d'Europa, e così la preparazione dei ragazzi, scivolati al trentatreesimo posto della Ue, quando fino a pochi anni fa eravamo tra i primi dieci. Livia Cangemi è la preside di un grande istituto comprensivo nel centro di Roma, nel cuore di Trastevere, la "Regina Margherita", 700 allievi tra infanzia, elementari e medie. Un istituto all'avanguardia, ricco di iniziative e di progetti, e dove ci si mette in fila per iscrivere i propri figli. E dove ogni classe, grazie alle famiglie, ha carta igienica, sapone, asciugamani. "Eppure - dice con amarezza Livia Cangemi, una tra le firmatarie della lettera dei presidi del Lazio inviata alle famiglie - potrei dire che non c'è rimasta che la passione a far funzionare le cose. La nostra di insegnanti e quella dei genitori, che
qui, alla "Regina Margherita" sono presenti, sia economicamente che come supporto all'attività didattica. E finora ce l'abbiamo fatta. Laboratori, campi scuola, uscite, l'anno prossimo avremo tra i primi le lavagne interattive. Ma è tutto sulla buona volontà. Pur di fare la gita l'insegnante rinuncia a quello che dovrebbe percepire in più, il materiale lo pagano i genitori".
Perché anche qui non ci sono più i soldi per pagare le supplenze, "e se un docente si ammala il bilancio della scuola va in rosso e la classe resta scoperta. "Forse il ministro Gelmini dovrebbe conoscere meglio quanta dedizione c'è nel nostro lavoro. Ognuno di noi sente di far parte dello Stato. Come si può rispondere ad un grido di dolore dicendo che non sappiamo fare il nostro mestiere? Faccio la dirigente scolastica soltanto da due anni, e ci credo davvero, nonostante la burocrazia, i tagli, le difficoltà. Passo la mia giornata qui dentro, ma se ci si impegna i risultati si vedono. Perché vanificare esperienze così ricche?". Storie di funzionari che lavorano. Nel silenzio e senza clamori. In uffici dove sulla porta c'è ancora scritto "Presidenza" visto che nessuno ha cambiato né targa né vernice. Tra i bimbi disabili senza più insegnanti di sostegno, i ragazzi immigrati in cerca di integrazione, e gli insegnanti sottopagati. Una frontiera
dove spesso manca la luce, a volte l'acqua, e si fa lezione con il cappotto. "Noi resistiamo però - dicono i presidi-manager - fino ai prossimi tagli...".
(29 maggio 2009)
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-11/vita-presidi/vita-presidi.html
Cerca:
http://www.google.it/search?q=C'era+una+volta+il+preside
Un caro saluto, Flavio
http://www.edscuola.it/famiglie.html
mercoledì 27 maggio 2009
dal blog di MG
Si illudono che la vita sia un affare di palestre e di veline. Ogni giorno perdono un pezzetto di fiducia nei valori del merito, dell’esperienza, della dura fatica."
dove andiamo??
Democrazia... finche si può
leggetelo... discutiamone!!!
Repressione di attivita` di apologia o
incitamento di associazioni criminose o
di attivita` illecite compiuta a mezzo internet...
dove stiamo andando???
venerdì 15 maggio 2009
La mappa nel mezzo o rountable

la mappa nel mezzo è una tipica struttura dell'apprendimento cooperativo. Funziona in questo modo il docente pone una o diverse domande e gli alunni, che hanno diviso la pagina in tanti settori quanti sono i componenti del gruppo, scrivono rispondendo. Nel "precipitato" centrale ci va ciò che è condiviso da tutto il gruppo e lo si scrive dopo discussione e confronto
Ad un corso per docenti neo assunti ho chiesto di rispondere alla domanda:
"quali benefici traela didattica dalle tecnologie"
e nel precipitato centrale:
"alunni e docenti a confronto con le tecnologie"
sono queste le mappe che ho inviato a MG...
ciao ciao
es
commosso
"Cari tutti,
il secondo e ultimo sincrono è stato fissato per il giorno venerdì 22 maggio alle ore 19.30.
Saluti cari e buon lavoro"
sono profondamente commosso e ringrazio riverendo per il bellissimo corso che la IUL ha saputo offrirci. Abbiamo avuto modo di discutere, di imparare ad imparare, confrontarci...
bellissimo... sono mortificato solo che il 22 molto probabilmente sarò in viaggio e quindi mi perderò il secondo e fondamentale sincrono con il docente!!!
ciao ciao
es
domenica 10 maggio 2009
tutto quello che ho imparato
mi piace e lo avevo già letto
quindi.. dopo l'infanzia il nulla??
ciao ciao
TUTTO QUELLO CHE MI SERVE SAPERE L' HO IMPARATO ALL'ASILO
di Robert Fulghum
La massima parte di ciò che veramente mi serve sapere su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi l' ho imparata all'asilo.
La saggezza non si trova al vertice della montagna degli studi superiori, bensì nei castelli di sabbia del giardino dell'infanzia. Queste sono le cose che ho appreso:
Dividere tutto con gli altri.
Giocare correttamente.
Non fare male alla gente.
Rimettere le cose al posto.
Sistemare il disordine.
Non prendere ciò che non è mio.
Dire che mi dispiace quando faccio del male a qualcuno.
Lavarmi le mani prima di mangiare.
I biscotti caldi e il latte freddo fanno bene.
Condurre una vita equilibrata: imparare qualcosa,
pensare un po' e disegnare, dipingere, cantare,
ballare, suonare e lavorare un tanto al giorno.
Fare un riposino ogni pomeriggio.
Nel mondo, badare al traffico, tenere per mano
e stare vicino agli altri.
Essere consapevole del meraviglioso.
Ricordare il seme nel vaso: le radici scendono,
la pianta sale e nessuno sa veramente come e perché,
ma tutti noi siamo così.
I pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e
persino il seme nel suo recipiente:
tutti muoiono e noi pure.
Non dimenticare, infine, la prima parola che ho imparato,
la più importante di tutte: GUARDARE.
Tutto quello che mi serve sapere sta lì, da qualche parte: le regole auree, l'amore, l'igiene alimentare, l'ecologia, la politica e il vivere assennatamente.
Basta scegliere uno qualsiasi tra questi precetti, elaborarlo in termini adulti e sofisticati e applicarlo alla famiglia, al lavoro, al governo, o al mondo in generale, e si dimostrerà vero, chiaro e incrollabile.
Pensate a come il mondo sarebbe migliore se noi tutti , l'intera umanità prendessimo latte e biscotti ogni pomeriggio alle tre e ci mettessimo poi sotto le coperte per un pisolino, o se tutti i governi si attenessero al principio basilare di rimettere ogni cosa dove l' hanno trovata e di ripulire il proprio disordine.
Rimane sempre vero, a qualsiasi età, che quando si esce nel mondo è meglio tenersi per mano e rimanere uniti!
martedì 5 maggio 2009
Tras... curare le relazioni
la scuola ci prende e ci porta a trascurare le connessioni... purtroppo sono giorni molto intensi e quando si arriva a casa si è veramente stanchi... anche questo fa parte della nostra dimensione di adulti.
il blog è un po' inattivo...e qualche connessione è stata trascurata. Mi dispiace, spero di poter rimediare al più presto... un po' stasera e un po' nei prossimi giorni
ciao ciao
es
martedì 28 aprile 2009
sabato 25 aprile 2009
un po' di storia... w il 25 aprile

Lascio a Wikipedia la definizione di resistenza
it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_italiana
« Era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini. » | |
Per Resistenza italiana (chiamata anche Resistenza partigiana o più semplicemente Resistenza) si intende l'opposizione, militare o anche soltanto politica, condotta nell'ambito della seconda guerra mondiale - dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la conseguente invasione dell'Italia da parte della Germania nazista - nei confronti degli occupanti e della Repubblica Sociale Italiana da parte di liberi individui, partiti e movimenti organizzati in formazioni partigiane, nonché delle ricostituite forze armate del Regno del Sud che combatterono a fianco degli Alleati.
Il movimento resistenziale - inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazista - fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici). I partiti animatori della Resistenza, riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale, avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra.
La Resistenza costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica italiana. Infatti, l'Assemblea costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai princìpi della Democrazia e dell'Antifascismo.

Scrive Anna di Palma:
Ragazzi che bello è stato l'incontro su skype di ieri mattina!
Gli alunni della seconda A di Napoli erano emozionatissimi... ma contenti di fare la vostra conoscenza sperimentando la modalità un sincrono (nello stesso momento) con possibilità di vedersi!
Così dopo aver lavorato ed individuato i nomi del Prince and swallow, il confronto con quelli scelti da voi è stato molto producente e illuminante: il consiglio di usare entrambe le scelte come "name and surname" ha dato i suoi frutti:
The Prince name is: EDWARD MIC
The Swallow name is: GARY LUCAS
A voi la parola, ora...fate i vostri commenti!
Anna
Aggiungo:
si una bellissima esperienza: collegamento skype Napoli-Modena per una attività didattica
ma quante cose belle stiamo imparando, sperimentando e forse sbagliando!! (evviva)
es
La blogclasse

L'esperienza del blog aperto per una attività didattica ben precisa (grazie a questa bellissima esperienza di corso di editing multimediale) ha dato risultati eccellenti sull'entusiasmo dei miei alunni... Martedì mattina, in aula di informatica, ogni alunno ha potuto intervenire sul blog e lasciare un commento alle varie attività.
Gli alunni di Anna (Napoli - scuola primaria di Marano) hanno fatto la stessa cosa ieri mattina. Entrambi le classi registrano grande interesse ed entusiasmo...
Ci sono ancora alcune cose da sistemare, ma "non si finisce mai di imparare", basta mantenere un atteggiamento di umiltà, di ricerca e di voglia di metterci le mani. Le persone che sanno tutto e che non hanno nulla da apprendere dagli altri mi spaventano!
Non siamo stati in grado ancora di fare una mail di scuola da dare ad ogni alunno per potere lui stesso mettere materiali, ma abbiamo (penso) capito come fare
Sul blog abbiamo indicato i fini didattici
Abbiamo messo una password di protezione anche se al momento è visibile
Non tutti gli alunni possono accedere ad internet da casa pertanto l'attività sino ad ora è stata gestita e svolta dal laboratorio di informatica.
sabato 18 aprile 2009
una wiidea

A proposito di LIM... e a proposito di "democrazia"...
vi segnalo questo document
http://www.usp.scuole.bo.it/marconi/wiidea.pdf
io le ho viste in funzione, sono ancora (probablmente) da perfezionare, ora stanno ragionando anche sul touch screnn con un ditale a infrarossi...
una LIm costa dai 1200€ ai 7500€
un sistema WI appena 60- 80€
rimane da acquistare il video proiettore e il computer (ma può andare bene anche quello che una banca o un genitore dona alla scuola)
con 1600€ si possono introdurre ben 20 lavagne...
un docente delle marconi di bologna ha perfezionato le penne interattive, un semplice pannello bianco di legno, con un foglio adesivo bianco e il piano è perfettamente interattivo.
che ne dite...
a me la cosa piace molto...
se volete notizie o accedere a materiali occorre inviare una mail a
wiidea@usp.scuole.bo.it
chiedete l'iscrizione
Vi presento il mio "armadio"

Eccolo!!! é l'armadietto della mia classe...
Un vero e proprio ambiente di apprendimento, che contribuisce a rendere la classe un insieme di postazioni tematiche.
In alto ci sono 450 fogli di pergamena... (tovagliette da ristorante) utili per la carta di identità di ogni alunno da fare all'inizio dell'anno... vicino evidenziatori, penne, matite, matite colorate quelle anche alle medie servono sempre
Nel secondo scaffale libri di narrativa, dizionari (italiano, iglese, francese e tedesco); pennarelli per i cartelloni, scatolone per i cavi e le prolunghe dei portatili
nel terzo scaffale libri di religione, di educazione civica, di storia.. tutti selezionati e utili per gli approfondimenti...
Nel quarto scaffale i portatili, uno per ogni gruppo di lavoro, la carta bianca per scrivere e una scatola con circa 70 cd (film di ogni genere... spezzoni, video, foto di classe), una scatoletta con le coccarde per i ruoli cooperativi durante il lavoro di gruppo...
nell'ultimo scaffale cartelloni e ancora libri...
Aiutatemi a riempirlo... cosa ci manca ancora?
sicuramente la creta o il dash...
poi? cosa mettere ancora
lunedì 13 aprile 2009
le potenzialità di Anobi
Esso permette di far sapere quali libri si stanno leggendo, quali si sono letti in passato e quali si hanno intenzione di leggere in un futuro. Il tutto arricchito con le classiche funzioni Web2.0 che rendono il servizio ancora più apprezzabile; tipo la possibilità di dare un voto ai libri presenti in libreria, aggiungere un commento personale, mettere la data di inizio e di fine di lettura di uno scritto, il widget da inserire nel proprio blog, la possibilità di trovare gli scritti che potrebbero piacere in base a quelli letti e di trovare persone con i propri stessi gusti, magari da aggiungere come amici. Il sito offre anche la possibilità di sapere quante pagine si sono lette in un anno e da anche la possibilità di creare gruppi di utenti accumunati da una stessa passione. Si possono inserire e trovare libri di lingue diverse...
Se utilizzato in classe con gli alunni potrebbe stimolare la voglia di leggere, di catalogare, di commentare, di trovare amici con gli stessi gusti o scoprire nuovi libri di un autore che ci era piaciuto in passato...
che ne dite??
qualcuno ha già sperimentato questa strada.
se qulcuno è già iscritto il mio contatto è bealalulele
ciao ciao
domenica 12 aprile 2009
Intrecciare i corsi
Sto leggendo il testo di "geopedagogia" e trovo una frase che mi colpisce e che vorrei sottoporre alle vostre considerazioni. Premetto che di "luoghi e non luoghi" ne abbiamo parlato a lungo in questo triennio..
Dopo aver citato M. Augè e messo in evidenza che oggi i luoghi rischiano di essere sopraffatti dai non luoghi, dagli spazi anonimi. A pag 61 il testo afferma:
"E se l'educazione è in crisi, questo è dovuto, in parte, anche alle frequenza dei nonluoghi nell'esperienza giovanile. "Lo spazio che il giovane abita è in gran parte costituito da nonluoghi, uno spazio che non gli offre alcuna identità e non gli pone particolare richieste situazionali ma solo prescrizioni astratte e impersonali, che non sono in grado di connetterlo ad uno spazio oggettivo e lo lasciano in balia della sua soggettività e di quelle alui prossime"
Aiuto!!!
Che ne pensate???
es
sabato 11 aprile 2009
Auguri

La discesa agli inferi del Signore.
Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perchè il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perchè il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.
Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.
Il Signore entra da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: "Sia con tutti il mio Signore". E Cristo rispondendo disse ad Adamo: "E con il tuo spirito". E presolo per mano, lo scosse dicendo: "Svegliati o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà. Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: "Svegliati o tu che dormi! Infatti non ti ho creato perchè rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mia mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui!Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura"
da una antica Omelia sul Sabato Santo
Mi è sempre piaciuta e mi ha sempre colpito...
Auguri a tutti
BUONA PASQUA
mercoledì 8 aprile 2009
Dis... connettere

Oggi porto i bambini al mare sino a sabato...
porterò con me anche la chiavetta per "coltivare le connessioni" anche se dubito di riuscire a prendere il segnale. In tanti anni non è mai successo quindi mi limiterò a leggervi dai vari internet center che sono in paese (per la verità è uno solo)
Rifletterò pertanto maggiormente sul valore del connettersi e del disconettersi...
l'impegno sarà comunque di fotografare per poi condividere con voi.
Il testo di Andreas, oltre che ai libri di geopedagogia sono pronti...
a tutti Buona Pasqua!!
martedì 7 aprile 2009
intervista ad Andrea Formiconi
Ho trovato estremamente interessante questa intervista- raccolta di domande che gli studenti fanno ad Andreas... si torva nel suo blog. Sottolineo e metto in grassetto le parti che maggiormente mi hanno colpito e che reputo importanti
@Matteo: Anche lei infatti sarà stato sicuramente scolarizzato.
Non molto. Ho studiato poco di quello che dovevo e spesso male. Studiavo solo quello che mi piaceva e spesso non era roba di scuola. Io a scuola sono stato piuttosto male. Non mi sono mai sentito all’altezza di quello che si aspettavano da me. Poi ho capito, tardi, che non ero adatto a quel tipo di comunicazione. Soffocavo quindi e reagivo con aggressività e disprezzo. Un’esperienza formativa? Non te lo saprei proprio dire.
Le cose che mi sono servite nel mio lavoro successivo le ho imparate quasi tutte dopo.
I mie figli? Sì, sono andati in una scuola pubblica perché i genitori non possono sostituirsi al mondo, credo che non debbano. Tuttavia rivivere la scuola attraverso ciò che hanno fatto per me è stata una grande sofferenza. Vedere tutto il lavoro che la scuola obbliga a fare per me è terribile. Non serve, distrugge la creatività, omologa e, visto il clima che si vive di fatto a scuola (fogliolini, sotterfugi), è terribilmente non formativo: educa ad una trita competitività e ad un deleterio servilismo. Non esistono occasioni e tempo per educare il pensiero ed il cimento personale.
Cercare di apparire qualcosa è la via per la superficialità. La conoscenza e la pienezza di vita possono essere alimentate solo dallo stupore e la passione per la realizzazione di un ideale. Nessuna donna o uomo ha mai conosciuto niente cercando di apparire qualcosa.
Vai a vedere le biografie dei grandi e troverai quasi sempre grande semplicità e umiltà. Michelangelo Buonarroti scrisse ad un nipote:
” … sono solo un pover’uomo …”
L’aristocrazia è un concetto assolutamente deleterio che evoca diritti acquisiti per semplice appartenenza.
Il grande è tale solo in virtù di
- stupore
- passione
- perseveranza
Il resto è roba da commercianti o arrivisti che nessuno ricorderà.
@Alessandro
In modo diverso? Molto meno di quanto sembra, magari solo in quanto osservatori coscienti. Una mera questione di sistema di riferimento.
@Lorenzo
Visione ottocentesca troppo semplificata. La materia prima non è fatta di “cose”. La mente non è un computer con un hard disk sul quale prima si copia il sistema operativo e poi si carica nella ram. La conoscenza è una cosa che *cresce* nella mente nutrendosi in modo equilibrato di nozioni e sperimentazioni. La mente si è evoluta così nei precedenti 30000 anni.
Poi, che la maggior parte di noi ha vissuto con i foglietti è un altro discorso che, ha ragione, è tipicamente italiano, perché all’estero quando uno studente vede due che copiano, SI ALZA e DICE: “oh, loro copiano”. Da noi se ti azzardi a dirlo sei un giuda…
Orribile. Lo fanno non per paura del delatore - il delatore è una figura umanamente schifosa - lo fanno perché capiscono che è dannoso per loro stessi fare così. Una cosa assolutamente diversa.
Il mio non è un voler ridurre l’apprendimento ad una questione di copio-non copio; spero che capisca che io (forse sono scolarizzato?) voglio solo salvaguardare il sistema: vado all’esame per dimostrare che ho imparato qualcosa, che conosco.
Conoscere è ben più (enormemente di più e completamente diverso) di avere imparato qualcosa.
che dite..
potremmo girarla ai nostri alunni e sentire che ne pensano...
lunedì 6 aprile 2009
un incontro emozionante... prove tecniche di connessione

Questa mattina, intorno alle 9,00, ho avuto la fortuna di incontrare bambini - alunni che "ancora si emozionano"!!! Ho conosciuto Angelo, Alessandro, Domenico e Daniel, e tutti gli alunni della classe seconda elementare di Napoli. Magnifici alunni di Anna!!!
Oggi abbiamo sperimentato una comunicazione tra scuole via Skype: Modena e Napoli... I bimbi di Anna erano emozionatissimi e silenziosi. Io sono riuscito a vedere loro, ma qualche problemino tecnico, che domani metteremo a punto, ha impedito loro di vedere noi...
Insomma un bimbetto di 7 anni ha comunicato con video camera, via skype... ed erano pure emozionati!!!
bellissimo!!
es
domenica 5 aprile 2009
meglio la creta... oltre alla carta igienica e i gessi

più di 35 alunni quest'anno hanno rischiato di non andare in gita per problemi economici familiari, non vi dico cosa ho dovuto pensare per coprire il 50% del pagamento...
quindi
carissima Emanuela, condivido con te sul fatto che la LIM è solo un mezzo...
Inoltre...
la LIM serve veramente a poco se non cambia il nostro modo di essere e di vivere l'insegnamento. Anzi la LIM potrebbe essere un portentoso inganno. Ho la LIM in classe il gioco è fatto. NOn è così...Purtroppo il prof che sa fare solo lezione frontale continuerà a fare lezione frontale con la LIM: sai tu che divertimento, sai tu che gioia, prima parlava 2 ore con il libro ora parla due ore con le immagini. poveri alunni!!!!
il prof che non vede gli alunni continuerà a non vederli, anzi li vedrà ancora meno perchè le luci in classe sono più basse...
il prof che aspetta la resa dei conti con il voto continuerà a mortificare gli alunni con la LIM, anzi potrebbe anche peggiorare pubblicando le votazioni a 77' pollici
il prof che senza la LIM saprà continuare a stupire i suoi alunni con un po' di creta, con un disegno, con una poesia, con un racconto... valorizzando le diverse intelligenze presenti in classe, tutte così preziose e necessarie perchè l'apprendimento di tutti avvenga continuerà a stupire, a capire e ad entisiasmare i suoi alunni...
quindi...
per ora anche io altro non so dire...
so che gli etutor devono essere laureati ed esperti in informatica... e non di didattica per cui
lunga è la strada,
breve è la mia (mi piace trasformata così)
dite la vostra
che io ho detto la mia
PS Ricordo di un docente che raccontava di una maestra che un giorno entrò in classe, si era preparata a casa... aveva organizzato una lezione bellissima sull'inverno.
entrò in classe, ma il fato volle che quel giorno nevicava. tutti i bambini erano gasatissimi e presi dalla neve... accipicchia, tutti alla finestra a guardare la neve!!! La meastra fece scendere le tapparelle e disse: "silenzio, tutti attenti... oggi parliamo dell'inverno"
ciao ciao
es
I Care

La chat di venerdì sera si è chiusa quasi in silenzio... immagino che per tutti noi fosse difficile dire parole. Andreas ci ha resi partecipi di queste straordinaria cosa: I Care: mi interessa.
Io credo che il genio ancora una volta ha toccato l'apice dell'insegnamento e ha offerto a noi numerose piste di riflessione e di apprendimento.
Occorre stupire, occorre motivare, occorre rompere schemi, meccanismi, ciò che atrofizzato, occorre dare speranza... beh ognuno di noi ne a molto di che riflettere. Io al termine della chat avevo bisogno di conservare in me l'incontro della serata, di trovare uno spazio di riflessione. Devo ringraziare Andreas perchè sia il video, ma soprattutto le sue parole che lo hanno accompagnato sono tornate in continuazione nella giornata di ieri.
Amici ridere fa bene!!! Pensate apprendere ridendo!!!
altro che lavagne interattive, molto meglio un sorriso, una parola giusta, la pazienza dell'indicare l'errore, l'assenza di giudizio... insomma da fare ne abbiamo tanto.
giovedì 2 aprile 2009
quelli del pacco...
sono stato intervistato da "innovascuola"
vi lascio il link e sono pronto ad essere messo allo spiedo dai vostri commenti.
Sappiate che vi vorrò bene lo stesso!!!
http://www.innovascuola.gov.it/opencms/opencms/innovascuola/09_focus/content/IntervistaSitta.html
ciao ciao
es
martedì 31 marzo 2009
l'intervallo è finito... tutti a scuola, tutti in classe!!!
l'avevo già scritto e pubblicato... poi ci ho ripensato
non so che fare... quanti danni potrei causare?
datemi suggerimenti
Andreas e Romina... raccontateci di ICare
ciao ciao
es
lunedì 30 marzo 2009
le lavagne nel pacco



Ieri mi sono fatto una scorpacciata di LIM...Intrewrite, Smart, Sahara, Hitachi, Promethean, Mimio, Polyvision... c'è n'è di tutti i gusti e di tutti i i tipi: si possonousare con la mano, con la mano e con la penna, con solo la penna, con la penna e il pennarellone per abituare poco alla volta il docente alla nuova lavagna. Tutte con il proiettore incluso. Lo sforzo dell'agenzia è stato notevole: mostrare a tutti i presenti tutte le opportunità che ogni singola lavagna può offrire. A mio avviso... il problema si rovescia: come far si che questo strumento sia un "pezzo in più" dentro all'ambiente di apprendimento? Come utilizzare questo strumento per condurre gli alunni ad un PLE? Come fare inclusione? Il rischio è quello di tantissimi investimenti (e sono veramente tanti) ma poche idee... un nuovo pezzo di artiglieria pesante da mettere nelle soffitte delle nostre scuole.
sabato 28 marzo 2009
il voto che motiva e il voto che demotiva
Il voto secco è demotivante, favorisce forme di competizione all'interno del gruppo classe, mortifica e non produce migliore apprendimento. A mio avviso il docente dovrebbe fare tutta una serie di operazioni che, costano un po' di fatica e di tempo, ma che incidono sull'apprendimento e modificano le abitudini dello studente:
- indicare in cosa si è sbagliato
- indicare cosa si sarebbe potuto fare per non sbagliare
- dettagliare il percorso per arrivare ad una soluzione
- indicare quale livello ha raggiunto e dove non è stato chiaro o pertinente
- dettagliare anche le fasi di studio per supportare una determinata prova
- indicare il "peso" di un errore rispetto ad un altro
- porre domande significative che permettano una riflessione sull'errore.
Insomma tante cose, ma il voto secco NON SERVE!!
Eppure mi ritrovo tutti i giorni a gestire sofferenze di alunni (o figli) che hanno a che fare con voti che sono stati mortificanti e assolutamente non motivanti.
"Ho preso 7!" e nella verifica ci sono solo segni di spunta: giusto o sbagliato
oppure: al n2 1 errore, al n 5 1 errore...
Insegnare significa lasciare un segno!!
valutando

a. che la rubrica sia costruita insieme
b. che permetta di dare il meglio di sè offrendo opportunità differenti e valorizzando intelligenze differenti
questo apre un altra discussione... come usare la valutazione per motivare ad apprendere.
ciao ciao
giovedì 26 marzo 2009
E' difficile coltivare le connessioni quando non si è connessi!!!
Le belle notizie... grazie a voi e alle vostre indicazioni:
- ho imparato (e ritrovato) ad inserire Delicous... ora me lo studio meglio, ma ci sono riuscito!! Vi stimo fratelli!!! Grazie
- ho imparato ad utilizzare iSpring.free eccezionale e free (devo subito condividerlo con i miei alunni) magari segnalando nel sito della mia scuola
adesso preparo "da cena" poi stasera... tra una chiecchierata skype (per la tesi) e un po' di compagnia ai cuccioli di casa... proverò a ricoltivare qualche connessione
ciao ciao
martedì 24 marzo 2009
Post it... I giovani non sono così scapestrati!!!
1. ognuno può accedere alla conoscenza e può contribuire alla sua produzione
2. la produzione della conoscenza è necessariamente frutto di una negoziazione, di un confronto, di discussione e di dialogo.
Oibò!! sapere da soli non serve a nulla!!!
lunedì 23 marzo 2009
Post it ...quelli dell'onda
Mi viene una idea... perchè non facciamo con i nostri alunni delle elementari e delle medie nascere piccole cooperative sociali e diamo loro in gestione alcuni servizi della scuola!!!
si può fare??
ciao ciao
domenica 22 marzo 2009
Quando si inaugura una nuova scuola

Ieri mattina ho accompagnato una delle mie classi all'inaugurazione dello stato di avanzamento dei lavori della nostra scuola nuova. La scuola sarà pronta a settembre 2009, ma potremo iniziare le lezioni solo al termine della palestra... ci vorrà un altro anno. Condivido con voi l'esperienza: classi molto grandi e luminose, un'area verde intorno alle due entrate, un intero corso di scuola primaria, e laboratori enormi. Tra questi c'è anche quello di religione o dell'apprendimento creativo... i miei alunni - non trovandolo subito- erano preoccupati.. "prof, ma la nostra aula di religione dove sarà?". Bella, grande, spaziosa, con grandi finestre, molta luce, ma anche possibilità di oscurare i vetri...
La domanda è: quando il contesto, il luogo può incidere sull'apprendimento e sullo stare bene a scuola?"
venerdì 20 marzo 2009
Post it PLE continua

es
giovedì 19 marzo 2009
mercoledì 18 marzo 2009
Post it 8 Il PLE
La personalizzazione purtroppo a scuola sta quasi tutta nei voti... e i nostri alunni sono con la mente altrove il PLE rappresenta invece costruire e realizzare un ambiente di apprendimento personale, necessariamente diverso per ciascuno... proprio ieri mattina quando un gruppo coppia mi presentava un lavoro sul mito... lo ha fatto in modo personale: una canzone in musica rap, fatta tutta da loro, con musiche, pause e parole riscritte e tanta emozione nell'esibirsi davanti a tutta la classe... io penso che a loro resterà più impresso ciò che hanno imparato, fatto e trattato rispetto al gruppo che ha fatto una bellissima presentazione elettronica stile copia incolla. é l'ora che i docenti escano da scuola, dalla lezione frontale, dall'assillo del voto e del programma da svolgere... apprendere è permettere di farlo!!
martedì 17 marzo 2009
Post it 7 "Era una scuola fatta dagli studenti"
E' ciò che stiamo imparando in questo corso!! Apprendo da altri, leggendo, meditando, soffermandomi su altri blog, altri post, altri commenti. A volte preferisco la sola lettura che lasciare un commento, che potrebbe sapere di scontato e ovvio, e anche il silenzio è apprendimento!
ciao ciao
lunedì 16 marzo 2009
don Milani

"ogni parola che non sai è un calcio nel culo che ti prendi domani!!
"Povero Pierino mi fai quasi compassione, il privilegio lo hai pagato caro. Deformato dalla specializzazione, dai libri, dal contatto con gente tutta eguale. Perchè non vieni via? Lascia l'Università, le cariche, i partiti, mettiti soltanto a insegnare lingua solo e null'altro. Fai strada ai poveri senza farti strada. Smetti di leggere, sparisci. È l'ultima missione della tua classe"
"Lucio che aveva 36 mucche nella stalla disse 'la scuola sarà sempre meglio della merda'. Questa frase va scolpita sulla porta delle vostre scuole. Milioni di ragazzi contadini sono pronti a sottoscriverla."
post it 6 "il problema è: l'istruzione non libera la testa"
é una questione di testa... occorre liberare la testa!!
I Care = mi interessa. Non esiste cosa al mondo di cui dire non mi interessa (o peggio me ne frego!). L'I care di don Milani ci ricorda che il nostro potenziale di esistenza si alimenta unicamente attraverso l'attenzione verso il mondo esterno e la compartecipazione. Il sapere o è condiviso o non è. La mediazione della conoscenza attraverso la cooperazione, il confronto, il dialogo, la discussione è una strada da percorrere. Il problema è dare più spazio a questo a discapito della trasmissione di saperi e di una didattica prevalentemente disciplinare. Più ovvio per la scuola primaria, molto lontano per la scuola media, impensabile per la scuola superiore. Impossibile per le Università. Come dire dal PPT del docente universitario... alla blogclasse del corso di editing!!!
Mi fermo qui... penso che per ogni insegnante materiale su cui riflettere ce ne sia in abbondanza
venerdì 13 marzo 2009
post it n5 "La passeggiata nel bosco"
Chiedo loro di essere molto esigenti con le cose che imparano, che trattano, di avere un approccio serio con la disciplina, ma altrettanto chiedo loro di apprendere in modo creativo, personale, di scegliere il sentiero che meglio risponde al loro stile cognitivo. Realizzare una presentazione elettronica che riporta esattamente le parole di una scheda non è assolutamente un atto creativo (come non lo è ripetere a memoria ciò che un libro dice), inventare una canzone o produrre un mini video (con didascalie, disegni, foto, titoli, scelta di transizioni, di musiche) sono atti creativi e che permettono a ciascuno di "raggiungere quella particolare conoscenza. semplicemente godendosi una passeggiata, una due, molte volte e andondo dove qualcosa piace". Quanti modi diversi ci sono di conoscere il bosco? Infiniti.
ciao ciao
giovedì 12 marzo 2009
post it n4 "Il mezzadro"
Per la varietà del suo lavoro doveva essere un uomo di grande competenza e versalità.. la lettura di questa metafora è entusiasmante e ci aiuta a ri-riflettere sul nostro ruolo di docenti e di educatori. Va letta tutta, sino alla fine, poi va riletta e riletta ancora. L'insieme delle nostre aule è il nostro orto. L'aula è un luogo delle connessioni; i feed che decidiamo di lasciare sono come gli ortaggi che decidiamo di seminare e di piantare: lo dobbiamo sapere noi di cosa abbiamo bisogno!!!
Nella vita reale ho avuto la fortuna di avere connessioni di questo tipo. Ci tornerò e approfondirò!!
ciao ciao
es
mercoledì 11 marzo 2009
post it n3 "Internet è una cosa viva"
Bastano competenze elementari, ci vuole creatività! Ci vuole un po' di "follia". Il video sui folli è molto esplicito e rende bene. Occorre coltivare e custodire la capacità di comunicare con entità vive, empatizzare al punto di ascoltarle e saper parlare con loro.
La scuola, la classe, le persone della classe sono entità vive! Altro che se lo sono!! Le metafore sono perfette!! I nostri alunni prima di tutto ci chiedono di essere riconosciuti come persone e come entità vive.
ciao ciao
es
martedì 10 marzo 2009
post it "Coltivare le connessioni"
La rigidità dell'istruzione è il problema quotidiano, è ciò che impedisce ai docenti di uscire dall'organizzazione strutturata della scuola e accompagnare gli alunni "nella passeggiata del bosco" dell'innovazione, del modo nuovo di comprendere la realtà.
L'incremento continuo di organizzazione è esponenziale perchè ha a che fare con la complessità. E' la complessità che ha generato l'esplosione. La complessità deve esserci nota: si pone appunto la sfida di imparare ad affrontare una successione sempre più serrata di mutamenti.
Le reti: insieme di nodi e connessioni. I nodi sono tutti equivalenti ed equidistanti. Non ci sono nodi di un tipo e nodi di un altro.
La cura delle connessioni è la cura della rete.
Le considerazioni educative... ogni può liberamente commentare e fare le sue
Bellissimo!!!
al prossimo post-it
es
lunedì 9 marzo 2009
Accompagnare la lettura di "Coltivare le connessioni" di iamarf
Partirei dalla prima, un commento al titolo come previsione, cioè cosa mi aspetto, dal titolo, di trovare nel testo. Coltivare le connessioni mi rimanda all'idea di coltivare le relazioni, la rete di incontri, emozioni e persone all'interno di una comunità.
Il nickname: "i nickname che le persone si attribuiscono concorrono a formare la loro identità... rappresenta un momento di riflessione, un approfondimento, una sensazione, uno stato d'animo". Il mio nickname (o perlomeno quello che uso solitamente) è bealalulele. E' un nickname che si è evoluto con il tempo: all'inzio era bealallu: quelli con cui parlavo via rete pensavano sempre di avere dall'altra parte una donna o una ragazza. Era invece per me il rendere omaggio alle mie prime due figlie Beatrice (bea) e Lucrezia (Lallu). Poi è nato Gabriele e il nickname (non avrei potuto fare ingiustizie!!) è diventato bealalulele. Molti però continuano a chiedermi come mi chiamo realmente!!
Bealalulele è una metafora di ciò che più ha cambiato la mia vita?
Ai prossimi "post-it" e torno alla lettura del testo...
domenica 8 marzo 2009
Mi presento...la blogclasse per il corso di Editing

Utilizziamo il blog per creare unablogclasse. Quindi come prima cosa mi presento:
mi chiamo Enrico Sitta, sono sposato e ho tre figli (Beatrice, Lucrezia e Gabriele); vivo a Modena vicino alla torre Ghirlandina (un patrimonio dell'umanità). Sono docente di IRC in una scuola media di Modena, ho 427 splendidi alunni... uno diverso dall'altro, per cui 427 ricchezze che girano per la scuola. Ricopro l'incarico di vice preside da alcuni anni. Sono iscritto alla IUL dopo alcuni anni di frequenza (ed esami) a Lettere e Filosofia di Bologna, poi Scienze della Formazione ed ora... la IUL!!! Mi mancano due esami alla fine... uno è questo di editing che affronto con l'entusiasmo del primo!!!
cosa mi attendo dal corso:
- imparare cose nuove
- stressare (Socratimanente) i miei alunni facendole sperimentare anche a loro
PS questo sono io... sto alla lavagna, sto aprendo un file, forse è un filmato fatto con pinnacle 11 o una mappa?? non lo ricordo.
per il momento... buon percorso insieme
es
venerdì 6 marzo 2009
Editing Multimediale
Docente del corso Prof. Andreas Formiconi; tutor di percorso Romina Agresti.
la blogclasse va in scena.
Mappare

La religione musulmana in mappa concettuale
Presentazione alla classe, attraverso alcune slide di contenuto, gli elementi essenziali della religione musulmana; discussione insieme e costruzione di una mappa concettuale cooperativa con la LIM.
Ecco cosa è emerso dal lavoro di una classe di prima (1I Scuola Secondaria di Primo Grado "G. Marconi" - Modena.
Al termine dell'attività ho stampato la mappa per tutti gli alunni che, a casa, hanno potuto studiare con la mappa concettuale "sotto". Inoltre la co-costruzione fatta insieme in classe, riflettendo a voce alta sui vari passaggi, ha permesso agli alunni di avere un "modello" di riferimento per costruire nuove e anche più belle mappe concettuali.
Lo storytelling e lo storyboard

Il Mito con la LIM
In ogni classe, a coppie, hanno letto un mito della religione dei greci; disegnato lo storyboard e creato un breve story telling da presentare al resto della classe. Con la LIM abbiamo riflettuto sui disegni, sulle storie, sui testi; inoltre, attraverso la narrazione orale e l'esposizione abbiamo avuto modo di potenziare la capacità di raccontare a coppie.
Nel disegno (di Giulia e Anita) la conclusione del mito di "Demetra e Core" la nascita delle stagioni.
domenica 25 gennaio 2009
GIORNATA DELLA MEMORIA
lo darò martedì a tutti gli insegnanti della mia scuola, mentre i miei alunni lavoreranno e rifletteranno sulla Shoah
un preside di un liceo americano aveva l'abitudine di scrivere ad ogni inizio di anno scolastico, una lettera ai suoi insegnanti
caro professore,
sono un sopravvissuto di un campo di concentramento.
I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere:
camere a gas costruite da ingegneri istruiti;
bambini uccisi con veleno da medici ben fomati;
lattanti uccisi da infermiere provette;
donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori e università.
Diffido - quindi - dell'educazione.
La mia richiesta è:
aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani.
I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati,
degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti.
La lettura, la scrittura e l'aritmetica
non sono importanti
se non servono
a rendere i nostri figli
più umani

È bene non confondere una webquest con una semplice ricerca su internet. Questa infatti si limita a una raccolta dati, spesso molto dispersiva, che incentiva facilmente l’uso del copia incolla per la realizzazione del compito, senza che vi sia stato una effettiva rielaborazione delle informazioni raccolte ma solo, nella migliore delle ipotesi, una loro sintesi.
- L’uso libero dei motori di ricerca può essere inoltre “pericoloso” in termini di navigazione di siti sconvenenti e non idonei all’età scolare, minaccia di virus e altro ancora ed è difficilmente controllabile dal docente in aula.
Insegnare a usare in modo corretto i motori di ricerca, svolgere ricerche avanzate e valutare l’attendibilità dei siti è molto importante, ma si tratta di un esercizio totalmente diverso dal webquest.
L’utilizzo di un webquest ha invece il vantaggio di rendere particolarmente efficace il tempo speso dagli allievi nella navigazione in internet, permettendo di integrare in maniera ottimale l’uso delle tic nella didattica.