Quando dico ai miei alunni che la nostra ora di lezione deve essere l'ora dell'apprendimento creativo li vedo un po' impauriti e un po' perplessi. E mi stupisco! Sono abituati alla lezione tradizionale: lezione frontale, le verità del docente, le verità del libro, l'impostazione della scuola, della classe, dei banchi. La mia fortuna è di avere costruito una classe (un ambiente di apprendimento, un bosco) abbastanza creativo ed inusuale. Non ci sono i banchi, ma tavoloni in cui lavorare sempre in gruppo o in coppia; non c'è la cattedra (tutto non ci può stare), c'è una lavagna interattiva multimediale, per ogni tavolo una postazione elettronica, negli angoli luoghi di appoggio di materiali, libri, quaderni, pennarelli, cartine, dizionari, giornali...
Chiedo loro di essere molto esigenti con le cose che imparano, che trattano, di avere un approccio serio con la disciplina, ma altrettanto chiedo loro di apprendere in modo creativo, personale, di scegliere il sentiero che meglio risponde al loro stile cognitivo. Realizzare una presentazione elettronica che riporta esattamente le parole di una scheda non è assolutamente un atto creativo (come non lo è ripetere a memoria ciò che un libro dice), inventare una canzone o produrre un mini video (con didascalie, disegni, foto, titoli, scelta di transizioni, di musiche) sono atti creativi e che permettono a ciascuno di "raggiungere quella particolare conoscenza. semplicemente godendosi una passeggiata, una due, molte volte e andondo dove qualcosa piace". Quanti modi diversi ci sono di conoscere il bosco? Infiniti.
ciao ciao
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