"La vita scolastica si svolge quasi tutta in classe. Il rimanente si svolge a casa ma non cmabia niente, ci si siede per eseguire una sequenza di compiti prordinati. La rigidità regna sovrana!" OK Andreas!!! Romperò gli indugi. Ci provo... aprirò un blog per i miei alunni - insieme ad Anna di Palma - per discutere con loro in modo libero sull'attività che facciamo in classe sul testo "The Happy Prince", metterò nel blog i lavori che svolgono nel gruppo cooperativo durante la mattinata e non darò loro nessuna indicazione se non quella di utilizzare lo spazio "commenta" per dire la loro.. che ne dici? che ne dite? potrebbe essere un modo per far uscire dalla classe e dalla rigidità??
ciao ciaoes
Io non parlerei, in questo caso di rigidità :-) (grazie a Dio!) perché già lavorare in modo cooperativo non ti ingessa certo in un grigio fare scuola quotidiano! Lo immagino piuttosto come l'apertura di un'altra stanza, un luogo che non è casa e non è scuola ma è al tempo stesso tutti e due.
RispondiEliminaOvviamente ti consiglio di definire prima con la tua collega la politica del blog rispetto agli accessi. E comunque a me l'idea piace :-) Ciao
Certo infatti io citavo il testo di Andreas. L'apprendimento cooperativo, se proposto in modo non troppo esasperante, non ingessa. Per la mia compagna di blog... è Anna, corsista IUL...
RispondiEliminaciao ciao
es
Anche a me la vostra idea di un blog a scopo didattico con gli alunni, sembra ottima. Concordo con quanto dice Maria Grazia; l'apprendimento cooperativo è tutt'altro che grigiore e il blog potrebbe essere inteso come il prolungamento di questo apprendimento cooperativo; forse però spenderei un po' di tempo per riflettere con gli alunni rispetto allo spirito del blog. :-)
RispondiEliminaGrazie dan del suggerimento... però mi piacerebbe anche dare a loro la possibilità di muoversi senza un compito o una consegna precisa. Che ne dici?
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