Ho spiegato nel post precedente che cerco, con fatica, di educare i miei alunni a pensare la nostra oretta settimanale come l'ora dell'apprendimento creativo!! Ci sono mille modi diversi di conoscere un bosco come ci sono mille modi diversi di conoscere una religione, una cultura, un personaggio, un evento... La domanda è: la scuola deve dire quale è il modo giusto di conoscere o deve indicare sentieri (per restare in metafora) e poi lasciare liberi gli studenti di percorrerli? L'istruzione non aiuta a liberare la testa, aiuta codificare e organizzare!!
é una questione di testa... occorre liberare la testa!!
I Care = mi interessa. Non esiste cosa al mondo di cui dire non mi interessa (o peggio me ne frego!). L'I care di don Milani ci ricorda che il nostro potenziale di esistenza si alimenta unicamente attraverso l'attenzione verso il mondo esterno e la compartecipazione. Il sapere o è condiviso o non è. La mediazione della conoscenza attraverso la cooperazione, il confronto, il dialogo, la discussione è una strada da percorrere. Il problema è dare più spazio a questo a discapito della trasmissione di saperi e di una didattica prevalentemente disciplinare. Più ovvio per la scuola primaria, molto lontano per la scuola media, impensabile per la scuola superiore. Impossibile per le Università. Come dire dal PPT del docente universitario... alla blogclasse del corso di editing!!!
Mi fermo qui... penso che per ogni insegnante materiale su cui riflettere ce ne sia in abbondanza
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